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L’influencer va alla guerra (per i vaccini)

L’amministrazione Biden per risollevare le sorti della campagna vaccinale ha deciso di collaborare con le star di TikTok e degli altri social, mentre alcuni Stati americani reclutano micro-influencer locali per la propaganda pro-vaccini.

A scuola di educazione sessuale, su Instagram

In Italia e non solo un gran numero di educatori sessuali sta usando Instagram per colmare quel divario tra le aspettative irrealistiche diffuse dalla pornografia e la disinformazione. Gli esperti, gli influencer, o più semplicemente le pagine Instagram da seguire sono tante e sembrano avere un discreto successo.

Revenge Porn: il lato oscuro del lockdown

Nei mesi di lockdown in Europa e in molti altri Paesi del mondo si è osservata un’impennata di casi di revenge porn e di iscrizioni a chat in cui ci si scambiano queste immagini, si incita allo stupro virtuale di gruppo e a violenze digitali di ogni genere.


Come riprenderci il nostro tempo libero da Internet

Ogni giorno trascorriamo circa sei ore, lavoro escluso, con gli occhi incollati a dispositivi elettronici connessi a Internet. Un comportamento simile anche se forse non esattamente paragonabile a una dipendenza. Secondo lo psicologo sociale Adam Alter possiamo tuttavia riappropiarci di questo tempo. E ci spiega anche come.

Twitter e medicina, tra diritto alla privacy e conflitti di interesse

Di Twitter John Mandrola, a.k.a. @drjohnm (un account da 34mila follower), elettrofisiologo statunitense, blogger e autore su TheHeart.org – Medscape, ama l’aspetto meritocratico. Tuttavia lui che lo conosce bene, sa che c’è anche un rovescio della medaglia, fatto di rischi per la privacy e conflitti d’interesse non esplicitamente dichiarati.


Cleaners: lo sporco lavoro di chi ripulisce Internet

Eserciti di giovani mal retribuiti che controllano oltre 25 mila immagini al giorno rischiando disturbi d’ansia, alcolismo, depressione, stress post traumatico, suicidio. Sono i Cleaners: i moderatori che ripuliscono Internet, che altrimenti sarebbe un posto ancora meno sicuro. Hans Block e Moritz Riesewieck raccontano le loro vite.

Paura dei vaccini: il primo passo è capire da dove viene

Vi sono diversi fattori che contribuiscono al sentimento di paura verso i vaccini che porta poi a quella che viene definita hesitancy. E conoscerli, capirli, è il primo passo per sconfiggere questa paura, come racconta Roberta Villa, autrice del libro “Vaccini. Il diritto di (non) avere paura”.

Dobbiamo costruire social media per il bene comune

Per affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte, abbiamo bisogno di spazi pubblici online – social media – abitabili e abitati da comunità fidate, attendibili e solidali. Per far questo abbiamo bisogno di “urbanisti digitali”.

Smartphone e social media per una fenotipizzazione digitale in medicina

L’uso massiccio che facciamo dei nostri smartphone e la frequentazione compulsiva dei nostri profili social possono essere funzionali alla costruzione di fenotipi digitali o sociali utili a creare un orizzonte comune tra medico e pazienti in cui inquadrare la malattia mentale ma anche fisica per arrivare a cure più efficaci.


Hanno salvato Edward Snowden, e per questo stanno pagando caro

Le famiglie di rifugiati dello Sri Lanka a Hong Kong che nel 2013 hanno offerto protezione a Edward Snowden stanno ancora oggi pagando un caro prezzo: perseguitati dalla polizia, rischiano in ogni istante di essere deportati e vedono ignorate le loro richieste di asilo politico.

Caso Libra: cosa sta succedendo alla moneta di Facebook

Ottobre è stato un mese caldo per la moneta di Facebook, tanto che il progetto Libra sembrerebbe destinato a morire prima ancora di venire al mondo. Le problematiche sollevate dai governi sono diverse e tutte abbastanza complesse e sostanziali. Noi abbiamo cercato di capirci di più grazie a un esperto: Riccardo Cristadoro della Banca d’Italia.

Ecco come Airbnb sta cambiando le nostre città

Con un fatturato di oltre 2,6 miliardi di dollari, Airbnb è diventata una potenza transnazionale, in grado di modificare e di generare effetti distorsivi nel mercato, ma anche di cambiare la fisionomia di molte città europee ed innescare pericolosi fenomeni di gentrificazione.

Medici, essere su Twitter per presidiare tutti gli spazi di conoscenza

I medici dovrebbero avere un profilo Twitter, secondo Davide Bennato, docente di sociologia all’Università di Catania. Per seguire i dibattiti della comunità scientifica a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto per presidiare questo spazio e prevenire la diffusione di informazioni scorrette e comportamenti poco etici.


Medici su Twitter, disseminazione della ricerca e confronto sui casi clinici

Twitter cambierà la medicina, soprattutto a un livello di diffusione della ricerca. Ne è convinta Silvia Castelletti, cardiologa presso l’Istituto Auxologico di Milano e membro del social media network dell’European Society of Cardiology (Esc).

Internet sta davvero distruggendo tutto?

L’impatto di Internet e dei social media, secondo il filosofo Justin Smith, è paragonabile a quello avuto dal fuoco 400mila anni fa in termini di distruzione e cambiamenti. Il suo intervento in occasione di una lezione a Roma, organizzata dal gruppo Grande come una città.

Revenge porn: siamo tutti potenziali vittime

Oggi si vota di nuovo per l’emendamento al ddl “Codice Rosso” che renderebbe il revenge porn un reato. Potenzialmente siamo tutti vittime di questo tipo di violenza online che spesso ha conseguenze devastanti e talvolta porta anche a togliersi la vita.

Twitter e medicina, l’Italia resiste ma non deve avere timori

Su 330 milioni di utenti/mese attivi, solo poco meno di otto milioni sono italiani. Ha dunque ragione Alberto Tozzi, Chief Innovation Officer dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, quando dice che l’Italia resiste all’uso di Twitter come social, soprattutto per quanto riguarda scienza e medicina?