
Profughi siriani in Libano, invisibili e sempre più in difficoltà. Anche contro covid-19
In Libano, la pandemia da covid-19 e la conseguente crisi economica stanno colpendo duramente la popolazione. In particolare, tuttavia, colpiscono i profughi siriani e palestinesi che, non riconosciuti, senza diritti e costretti in campi profughi, non riescono a mantenere le misure di sicurezza e non accesso all’assistenza sanitaria.

Cosa vuol dire essere vittime di tortura nel 2020?
Nel XXI secolo la tortura è ancora un tema di attualità, nelle carceri, contro migranti e rifugiati in quasi ogni tappa del loro percorso, contro donne e minoranze. Le testimonianze di Amnesty International, Antigone, Medici per i diritti umani – Medu e molti altri.

Il campo di Moria a Lesbo: un inferno in cui fioriscono atti di umanità
Sull’isola greca di Lesbo, Daniel Connell, ingegnere autodidatta, sta tentando di aiutare la comunità di rifugiati, già duramente messa alla prova, a prepararsi per l’inverno utilizzando materiali di scarto e rifiuti per costruire i mezzi necessari per riscaldarsi o cucinare.

Dormire per strada durante una pandemia
L’epidemia di ha accentuato le forti disparità e il divario economico e sociale tra chi può permettersi di mangiare, restare in casa, curarsi, avere un supporto psicologico, pagare l’affitto e chi invece non ha la possibilità di permettersi tutto ciò.

Contro le disperate condizioni dei rifugiati di Moira, la lotta si sposta su Instagram
In occasione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, il collettivo artistico italiano TheDrama ha lanciato un flash mob su Instagram trasformando la piattaforma in una piazza virtuale di mobilitazione continua per i diritti dei rifugiati prigionieri nei centri delle isole del Nord Egeo.

Dall’Iran alle prigioni australiane, storia di un rifugiato dei nostri tempi
Behrouz Boochani è un curdo iraniano costretto a fuggire dall’Iran nel 2013 e oggi prigioniero in Papua Nuova Guinea insieme a tutti gli altri che hanno provato a raggiungere l’Australia via mare. Da lì ha scritto un libro, su WhatsApp, in cui racconta la violenza del sistema che rinchiude degli uomini in una prigione senza che abbiano compiuto alcun crimine.

Mediterranea: ecco perché non possiamo fare altrimenti
I volontari della rete Mediterranea Saving Humans, raccontano cosa li spinge a salire sulla Mare Jonio, la nave che la piattaforma Mediterranea ha comprato e adopera per missioni di monitoraggio e testimonianza.

Il destino di Hakeem, da stella del calcio a prigioniero politico
Questa è la storia di Hakeem Al-Araibi, calciatore di 25 anni, ex stella del calcio bahrainita, che oggi dopo 76 giorni di prigionia, abusi e paura in un centro di detenzione di Bangkok è tornato a casa, non in Bahrain, ma in Australia.

Se uno sta affogando, io lo aiuto
La rete “Mediterranea – Saving Humans” ha messo in mare la nave Mar Jonio per monitorare e denunciare quello che accade nel tratto di mare tra la Libia, l’Italia e Malta. Un gruppo di intelletuali italiani si è mobilitato per supportarla, ecco come.

Storie di “resistenza” dal Mediterraneo
Al Festival delle Migrazioni di Torino, il Mediterraneo è stato protagonista con una nuova narrativa in cui la sponda sud non è solo un luogo di stragi, ma simbolo di resistenza: quella di chi resta e quella di chi decide di partire.

“Nessuno in fuorigioco”: non il solito calcio
Un viaggio per l’Italia alla scoperta di quelle associazioni sportive dilettantistiche che attorno a un pallone raccolgono migranti e richiedenti asilo con lo scopo di promuovere l’integrazione e il dialogo.

Emergenza immigrazione: quando le parole non bastano più
“Il tempo delle parole si è consumato, ora servono i fatti”. Un intervento lapidario quello del Ministro dell’Interno Marco Minniti, ospite alla conferenza Governare l’Immigrazione organizzata dal Centro Studi Grande Milano il 29 giugno scorso