
Anagni: orti alternativi, polvere nera e rispetto dell’ambiente
Continua il racconto dai territori del Sin Valle del Sacco. La storia di Letizia, Vincenzo e Domenico si svolge ad Anagni.

INDACO, uno dei colori che lega le storie del Sin Valle del Sacco
Un progetto coordinato dal Dep Lazio per valutare lo stato di salute della popolazione del territorio e i rischi ambientali.

Colleferro: lo smaltimento dei rifiuti tra attivismo e politica
Assieme all’inquinamento ambientale anche lo smaltimento dei rifiuti ha costituito sempre una grande preoccupazione per chi vive a Colleferro.

Valle del Sacco: una storia di fossi, interramenti e smaltimenti sospetti
La prima puntata di un reportage sul SIN Valle del Sacco: la contaminazione da ꞵ-HCH e l’esperienza di Colleferro.

Se una mattina d’autunno un bambino: inquinamento e salute infantile
I bambini sono più vulnerabili all’inquinamento ambientale rispetto agli adulti. Per esempio, in proporzione al loro peso respirano più aria, bevono più acqua e mangiano più cibo. Ma non solo. Ecco a cosa sono esposti i più piccoli nel corso di una loro giornata tipo.

Sicurezza pericolosa, che fine fanno le mascherine monouso?
Le mascherine sono essenziali nel mitigare la diffusione di Sars-CoV-2, tuttavia stanno generando un problema peggiore dell’attuale inquinamento causato dalla plastica. Questo perché sono rifiuti non riciclabili e, se disperse nell’ambiente possono generare particelle microscopiche nell’arco di poche settimane.

Fast fashion: ci servono davvero ottanta miliardi di vestiti all’anno?
Due settimane è il tempo medio che intercorre tra la produzione di un capo e la sua apparizione nei negozi, a un prezzo medio di 19,99 euro. Dana Thomas, autrice di “Fashionopolis: The Price of Fast Fashion and the Future of Clothes” ci aiuta a capire cos’è e dove sta andando la “fast fashion” e soprattutto se c’è una via d’uscita.

Ci salveranno i batteri mangia plastica?
Morgan Vague, ricercatrice di Huston (Texas) si occupa di trial clinici per la cura del cancro, tuttavia sta mettendo a punto un progetto di smaltimento della plastica che sfrutta il lavoro di batteri selezionati per la loro capacità di digerirla. Ecco di cosa si tratta.

Zero Waste: vivere senza rifiuti si può
C’è chi, in un anno, produce così pochi rifiuti che si possono contenere in un semplice barattolo di marmellata. Sono quelli che hanno deciso di vivere “Zero Waste”. Tra loro anche la biologa marina Marianna Mea che racconta la sua storia e cosa vuol dire vivere senza produrre rifiuti.

Aspiranti Mosè per un mare di plastica
Il 2019 è cominciato con un incidente per il progetto The Ocean Cleanup, che ha l’ambizioso obiettivo di dimezzare entro il 2022 il Great Pacific Garbage Patch, la più grande “isola” di plastica oceanica. E nel frattempo altri si stanno muovendo per tentare l’impresa…