×

disturbi alimentari


Disturbi alimentari al cinema o in TV? Servono realismo e onestà

Negli ultimi anni ci sono state diverse rappresentazioni dei disturbi del comportamento alimentare al cinema o in tv: un compito difficile e delicato ma che può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a questi temi e ad aiutare chi ne soffre (e chi è loro vicino) a capire che ha bisogno di aiuto.

Perché è importante parlare di grassofobia

Siamo sicuri che il nostro istintivo biasimo per le persone grasse non sia semplicemente grassofobia travestita da “preoccupazioni per la loro salute”? E che l’approccio alla cura delle persone grasse debba passare attraverso la perdita di peso, e non attraverso l’accettazione e la promozione di una vita soddisfacente? Noi non tanto, ed ecco perché.

Anoressia, bulimia, binge: l’altra epidemia

I disturbi del comportamento alimentare riguardano circa tre milioni di persone in Italia, soprattutto giovani. Sono patologie gravi ma che possono essere curate, soprattutto con l’aiuto di un’équipe medica multidisciplinare. Ne abbiamo parlato con Laura Dalla Ragione, pioniera in questo campo, e con diversi professionisti che si trovano ogni giorno ad affrontare questi disturbi.


Così la Nike ha fermato la corsa della ragazza più veloce d’America

Quando aveva 17 anni, sei anni fa, Mary Cain era la ragazza più veloce d’America. A fermarla sono stati la Nike, nelle vesti di Alberto Salazar e del Progetto Oregon, e il sistema dello sport professionistico che si accanisce sui corpi delle ragazze in nome dell’eccessiva magrezza.

Disturbi alimentari: il male nascosto degli atleti

Tra gli sportivi, professionisti o dilettanti, la prevalenza di disturbi del comportamento alimentare è più alta di circa 20 per cento rispetto alla popolazione normale. E non sono solo donne.