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Photo by Threecharlie / CC BY-SA

Le azzurre ai Mondiali: outsider con grandi sogni


Hanno brillantemente superato l’ultimo esame prima dei Mondiali le ragazze della Nazionale femminile di calcio allenate da Milena Bertolini. Chiusa l’ultima amichevole con la Svizzera ieri al Paolo Mazza di Ferrara – con un bel 3-1, ora le ragazze si possono godere due giorni di riposo prima di ritrovarsi in vista della partenza per la Francia. La gara di apertura di questi ottavi campionati del mondo femminili sarà fra le padrone di casa, le giocatrici francesi, e la nazionale della Corea del Sud il 7 giugno allo stadio Parco dei Principi a Parigi.

La vittoria di ieri è un buon auspicio e fa bene all’umore e all’autostima, spiega la ct Bertolini al termine della partita, che sottolinea tuttavia come ancora ci sia da lavorare nella gestione della palla e nella capacità di lettura di una partita. Qualità fondamentali per superare l’obiettivo principale dell’arrivo agli ottavi: “L’obiettivo è di passare il primo turno, è già difficile perché abbiamo delle squadre forti, almeno due sono superiori a noi sulla carta (…)”, aveva dichiarato all’inizio del ritiro prima di quest’ultima tornata di amichevoli.

Potrebbe sembrare un obiettivo poco ambizioso, ma per l’Italia, attualmente quindicesima nel ranking mondiale, essersi qualificate ai mondiali è già un gran risultato. Uno che mancava da 20 anni. Merito del duro lavoro di questo gruppo, spiega l’allenatrice della Nazionale: “Credo che adesso ci prendono in maggior considerazione rispetto a prima perchè il percorso che ha fatto in questi due anni la nazionale secondo me ha dato un po’ più di valore al calcio femminile. Chiaramente non siamo nei loro pensieri, nei pensieri delle squadre più forti, e questo potrebbe essere un vantaggio perchè magari non ci affrontano al massimo della concentrazione”.

L’obiettivo è di passare il primo turno.

L’arma vincente della squadra azzurra è stata finora lo spirito di squadra: “Lo spirito di gruppo, il sentirsi parte di un blocco unico da parte di queste ragazze è stato il filo conduttore sin dall’inizio del mio percorso da allenatrice. Credo che sia stato anche il valore aggiunto nei momenti di grande difficoltà e nell’arrivare a questa qualificazione”, dice ancora Milena Bertolini.È indubbio, noi rispetto ad altri paesi abbiamo qualcosa in meno, non tanto in termini di qualità quanto di opportunità; e queste ragazze sono riuscite attraverso questa grande coesione, questa grande compattezza (…) sono state queste le armi che ci hanno permesso di annullare quel gap che oggettivamente c’è”.

Dobbiamo sognare, dobbiamo puntare in alto, dobbiamo avere degli obiettivi importanti… però sempre con i piedi saldi a terra”, conclude Bertolini, che pochissimi giorni fa è entrata a far parte della Hall of Fame del Calcio Italiano.

Come detto l’Italia femminile non gioca i Mondiali da 20 anni e non sarà un rientro facile. La prima partita sarà domenica 9 giugno alle 12 contro l’Australia, poi il 14 alle 17:00 contro la Giamaica e infine la sfida contro il Brasile, il 18 giugno alle 20. Se l’obiettivo è superare queste sfide e accedere alla fase eliminatoria, il sogno è più grande: qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo nel 2020 (impresa mai riuscita ancora a una squadra femminile italiana).

Positivamente impressionato dalla squadra Marcello Lippi, anche lui in partenza per i Mondiali con la nazionale cinese di cui è commissario tecnico: “Il ct Bertolini mi ha fatto una bellissima impressione, di grande competenza, di grande serenità, in grado di trasmettere ai suoi atleti grande serenità e competenza”, ha detto in un’intervista nei giorni scorsi. “Non c’è solo soddisfazione per essere tornati dopo tanto tempo a partecipare, ma c’è voglia di vincerlo questo Mondiale. Ci sono delle giocatrici molto forti, sono convinto che faranno cose buone”.

Se veramente l’Italia vorrà vincere il Mondiale dovrà vedersela con le squadre veramente forti che a oggi sembrano potersi contendere il titolo:  gli Stati uniti, campioni uscenti – numeri uno al mondo – alla caccia del quarto titolo (negli Usa il calcio è uno sport prevalentemente femminile); Germania, campionesse olimpiche, otto volte campionesse europee (come ricordano agguerrite in questo spot contro i pregiudizi verso il calcio femminile) e numero due nel ranking mondiale. Altre contendenti sono sicuramente il Giappone di Saki Kumagai, in forza all’Olympique Lyonnais, le olandesi e le padrone di casa della Francia.

Partiamo da outsider e quindi vogliamo portare in alto questa Nazionale.

E le ragazze, cosa pensano loro del Mondiale che le aspetta? Martina Rossucci non ha dubbi: “Giocheremo ogni partita per vincere e quando giochi ogni partita per vincere, il sogno è di vincere il mondiale” . “Partiamo da outsider e quindi vogliamo portare in alto questa Nazionale”, racconta invece Elena Linari, “Non sarà facile, però tra le risate, tra il gruppo, tra la squadra che siamo, io credo che ci si possa togliere davvero tante belle soddisfazioni”. Guarda oltre invece la giovanissima Manuela Giugliano, non solo al Mondiale ma al calcio femminile in generale: “La qualificazione che ci siamo conquistate ha dato una svolta al nostro movimento e penso che andarci farà cambiare il calcio femminile italiano”.

Mancano pochi giorni al primo pallone di questi campionati mondiali, abbastanza però per cominciare a conoscere e apprezzare le protagoniste. Anche grazie ai ritratti realizzati dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. A partire da quello del capitano Sara Gama (che quest’anno ha già portato a casa Coppa Italia e scudetto con la sua Juventus):

Il mondiale per me è un sogno che si avvera (…) È un obiettivo che ci siamo poste io e le mie compagne, che abbiamo perseguito, che abbiamo raggiunto con fatica (…). E che è motivo di orgoglio, perché sappiamo che riportiamo l’Italia dopo 20 anni alla massima competizione mondiale”.