Come ben sappiamo, il lockdown a cui siamo stati costretti nel corso del 2020 a causa della pandemia di covid-19 ha stravolto la vita di ragazze e ragazzi sotto molti aspetti. Irene Belardinelli e Francesca Verdile hanno deciso di focalizzarsi sul cambiamento delle abitudini alimentari e sulle sue conseguenze sulla salute: “Abbiamo scelto di trattare questo tema, a partire dalle nostre esperienze personali, perché ci sono stati enormi cambiamenti da questo punto di vista che riguardano più o meno tutti. E siccome grazie a questo percorso di Pcto abbiamo imparato come risalire alle informazioni, come selezionare le fonti, come isolare dati e informazioni e come esporle, abbiamo voluto metterci alla prova”.
Irene e Francesca si sono rese conto di quanto il lockdown abbia trasformato il modo di mangiare e di cucinare: loro stesse si sono ritrovate non solo a passare molto tempo ai fornelli – cosa che prima non le interessava molto – ma addirittura a sperimentare nuove ricette di diversi tipi (vegane, vegetariane, dolci particolari e molto altro) cambiando anche i propri regimi alimentari. Questo mutamento delle abitudini personali, proiettato su scala nazionale, ha avuto effetti profondi, che non sono affatto cessati con la fine del lockdown ma anzi si sono più o meno confermati nel 2021, sembrano diventati cambiamenti strutturali nel rapporto degli italiani con il cibo. Il tasso di obesità si è innalzato, il numero delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare è aumentato notevolmente e anche il modo di fare la spesa o di usufruire di servizi online per il delivery o per acquistare alimenti e bevande è decisamente cambiato rispetto al periodo pre-pandemia.
Di questo fenomeno secondo le ragazze non si parla abbastanza ed è giusto sensibilizzare le persone affinché ci sia maggiore consapevolezza: nel caso dell’obesità e dei disturbi alimentari questo tra l’altro è necessario e urgente anche nel quadro della prevenzione di numerose patologie importanti. I dati che Irene e Francesca hanno reperito da varie fonti per sviluppare il progetto le hanno incredibilmente stupite permettendo loro di rendersi conto di non essere state le uniche a reagire così: “Nel cercare informazioni sull’andamento dei comportamenti alimentari durante il lockdown e nel riguardare le foto di supermercati con file interminabili e scaffali vuoti, siamo state quasi come catapultate nel passato recente e questo ci ha particolarmente impressionate”.