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Ciclo mestruale, cambia il dress code di Wimbledon


Il torneo di Wimbledon 2023 parte subito con una importante novità. Nonostante infatti gli organizzatori del più prestigioso e antico torneo di tennis del mondo non si siano mai distinti per la loro voglia di innovare – si sa come sono fatti in Gran Bretagna – quest’anno il dress code delle tenniste cambia: le atlete con le mestruazioni sono autorizzate a indossare “pantaloncini corti a tinta unita, di colore medio/scuro, a condizione che non siano più lunghi dei pantaloncini o della gonna”. La nuova regola è stata votata all’unanimità dal Board di Wimbledon ed è stata accolta con favore dai giocatori di tutti i generi, che fino ad oggi erano tenuti ad aderire al rigoroso codice di abbigliamento “all white” in vigore dal 1877.

Si tratta di un cambiamento chiesto a gran voce da anni dalle tenniste. Nel 2020 un sondaggio targato “BBC Women’s Sport” ha evidenziato come il 60% delle atlete ritenesse che il ciclo mestruale influisse molto negativamente sulle loro performance sportive e come il 40% in ogni caso non si sentisse a suo agio nell’affrontare questo argomento con gli allenatori.

Al dolore all’addome e alla schiena, agli effetti degli sbalzi ormonali si aggiungeva finora per le tenniste lo stress della preoccupazione che le perdite potessero macchiare i completini candidi che era obbligatorio indossare a Wimbledon. Tenniste come Judy Murray e Billie Jean King hanno a lungo criticato il rigido dress code britannico per questo motivo, invocando un cambiamento.

La decisione del Board di Wimbledon è stata quindi accolta con grande sollievo e soddisfazione da tutte le più importanti tenniste del mondo, che l’hanno commentata sul canale televisivo Sky Sport. “Quando ho appreso la notizia sono stata davvero felice perché l’anno scorso ho dovuto assumere la pillola anticoncezionale per bloccare il ciclo mestruale, perché sapevo che dovevamo indossare pantaloncini bianchi e non volevo affrontare alcun imbarazzo”, ha dichiarato tra le altre Heather Watson.