Una sorpresa inaspettata ed emozionante quella che hanno ricevuto, il 19 giugno, i neo-laureati dell’Università di Ottawa (Canada). Gli studenti hanno potuto ascoltare un commencement speech (il discorso di apertura della cerimonia di conferimento dei diplomi) pronunciato da un ospite d’eccezione, il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau. Un discorso dedicato interamente a loro, ai giovani, che suona come una speranza ed un incoraggiamento per il futuro, non solo quello delle nuove generazioni, ma di tutto il mondo.
La platea a cui Trudeau si è rivolto era principalmente formata da laureati in differenti facoltà di Arte. Così il Primo Ministro ha voluto cominciare il suo discorso ricordando che egli stesso, 23 anni prima, aveva ottenuto un “Bachelor in arts” (una laurea triennale) precisamente in Letteratura Inglese. “Il futuro è spalancato: se voi volete diventare giganti della letteratura mondiale o lavorare per il governo, voi potete sognare e fare tutto quello che volete”.
Sempre riflettendo sulla sua laurea, Trudeau ha sottolineato come in soli vent’anni il mondo sia completamente cambiato: “Google non esisteva. Noi avevamo i lettori di microfilm e i cataloghi a schede. Se voi mi aveste chiesto che cosa fosse un social media io avrei pensato o alle discussioni con gli studenti di giornalismo o al guardare la TV con gli amici in un posto pubblico. Tornando indietro al 1994, noi potevamo a malapena immaginare come sarebbe stato il mondo nel 2017, esattamente come voi avreste problemi nell’immaginare come sarà il mondo nel 2040 […] Il passo del cambiamento non è mai stato così veloce. È difficile immaginare che cosa possa contenere il futuro ma questo non significa che non possiate prepararvi”. Parte di questa preparazione include il fatto di “accettare che probabilmente non farete solo alcuni differenti lavori lungo la vostra vita lavorativa ma avrete diverse carriere”.
“Anche come Ministro per la Gioventù”, ha ricordato il Premier, “ho avuto migliaia di splendide conversazioni con giovani canadesi come voi e mi è decisamente chiaro che voi siete la più coinvolta, informata e potente generazione mai esistita”. Il politico sa di rivolgersi alla “generazione della crisi”, quella che dovrà affrontare il doppio delle difficoltà incontrate dai genitori e che dovrà crearsi una vita in un mondo sempre più ostico e cinico.
“Sono certo che i momenti di apatia non derivano del disinteresse verso il mondo, ma dalla frustrazione e dal sentimento di impotenza. Avete la capacità e la determinazione necessaria per risolvere ogni problema che si porrà di fronte a voi e a noi. Gli ostacoli saranno grandi, ma non avranno la meglio su una generazione così ambiziosa, brillante e preparata come la vostra. Possiamo far succedere cose importanti. Partite alla scoperta di questo mondo, abbiate fiducia nelle vostre capacità e rendetelo migliore di come lo avete ereditato dai vostri genitori”.
Trudeau ha voluto concludere il suo discorso ricordando una scritta incisa su una targa “che il mio amico Barack Obama aveva sulla scrivania quando era presidente: Hard things are hard”. In quelle poche parole, spiega, c’è molta verità, basta accettare le sfide ed essere pronti a lottare puntando sempre in alto, senza accontentarsi delle vittorie più semplici. “Ho fiducia in voi, andate a fare grandi cose”.