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Luca De Fiore

Luca De Fiore è stato presidente della Associazione Alessandro Liberati – Network italiano Cochrane, rete internazionale di ricercatori che lavora alla produzione di revisioni sistematiche e di sintesi della letteratura scientifica, utili per prendere decisioni cliniche e di politica sanitaria (www.associali.it). È direttore del Pensiero Scientifico Editore. Dirige la rivista mensile Recenti progressi in medicina, indicizzata su Medline, Scopus, Embase, e svolge attività di revisore per il BMJ sui temi di suo maggiore interesse: conflitti di interesse, frode e cattiva condotta nel campo della comunicazione scientifica.

@lucadf


Donna e medico: aggiornarsi non è solo questione di tempo

Ecco una domanda che ancora non ci siamo posti in questa serie di riflessioni: essere donna prima che ricercatrice o medico come condiziona l’aggiornamento? È solo una questione di tempo? O forse è più essere madre che solo essere donna, la discriminante? Ne abbiamo parlato con diverse donne medico, ecco cosa ci hanno raccontato.

Gli strumenti dell’aggiornamento del medico e i luoghi delle prove

Di che tipo di aggiornamento ha bisogno un medico di medicina generale? Diversamente da quello rivolto a medici ospedalieri e specialisti, dovrebbe essere allargato, meno approfondito, ma rivolto praticamente a tutti i campi dello scibile medico o quasi. Ma non solo: deve essere sintetico, pratico, subito comprensibile e perciò necessariamente didattico.

Restare aggiornati è complicato: ecco cosa il medico deve sapere

Per un medico, un infermiere, un farmacista restare aggiornati è davvero complicato: è necessario imparare a farsi le domande giuste, conoscere dove cercare risposte e sapere interpretarle, quali voci ascoltare per valutarle criticamente. Ma è fondamentale oggi per offrire una risposta alla pandemia basata sui principi della medicina delle prove.

Aggiornarsi ai tempi del caos e dell’incertezza

La pandemia ha messo i medici di fronte alla necessità di un aggiornamento continuo tra esperienza pratica e un numero forse eccessivo di articoli non sempre metodologicamente corretti e spesso in contraddizione uno con l’altro. Un’eccedenza e velocità che non hanno alleviato la condizione di incertezza e forse non sempre favorito un aggiornamento quanto mai necessario.


Chi ci cura è aggiornato?

L’aggiornamento del medico dipende dalla sua voglia di continuare a studiare, di leggere criticamente le riviste scientifiche. Possiamo incontrare un medico più o meno preparato, a seconda dei maestri che lo hanno formato, del contesto dove lavora, delle fonti che utilizza per aggiornarsi. E non è una buona notizia.

Farmaci, autorità regolatorie e conflitto di interesse. È ora della trasparenza?

Poche settimane fa un tribunale francese ha multato per 2,7 milioni di euro un’azienda farmaceutica che produceva e vendeva un farmaco che sembra abbia provocato centinaia di casi di una grave malattia cardiaca nelle persone che lo hanno assunto. Ma ha punito anche l’agenzia regolatoria che ne aveva approvata la vendita. Una novità che indica un cambio di rotta?

Le porte girevoli delle istituzioni

C’è un significato dell’espressione “porte girevoli” che sembra aver ricevuto particolare impulso dall’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia: il passaggio di funzionari e dirigenti pubblici dalle istituzioni ad aziende private. E viceversa.

Anticorpi monoclonali, cosa dice la ricerca

Non trascorre giorno senza che si alzi la voce di un esperto per raccomandare l’uso degli anticorpi monoclonali per covid-19. Sarebbero fondamentali soprattutto “per curare precocemente chi si ammala per tenerli lontano dagli ospedali e dalle rianimazioni”. Vediamo cosa ci dicono i risultati della ricerca, come al solito procedendo un passo alla volta.


Covid-19, vaccini e carte in regola: quali?

La somministrazione dei vaccini – al di là dei ritardi nelle consegne – sembra essere dominata dal caos. È inefficienza o un caos intenzionale? È possibile che se ci si fosse appoggiati di più alle regioni forse oggi non saremmo dove ci troviamo?

Psicofarmaci in gravidanza, smetto quando voglio?

Secondo il rapporto dell’AIFA sull’Uso dei farmaci in gravidanza, solo il 14 per cento delle donne in gravidanza e il 16 per cento delle donne nel post-partum ricevono un qualche trattamento, non solo farmacologico. Eppure un disturbo depressivo non adeguatamente trattato in corso di gravidanza potrebbe avere rischi maggiori rispetto a quelli associati alla terapia stessa.

Quanto e perché si guadagna sui vaccini covid-19

La corsa ai vaccini per covid-19 pone delle domande di natura etica? Quanto e come guadagneranno le industrie farmaceutiche da questi prodotti? Cosa devono fare i governi per garantire benefici sia ai cittadini che all’economia? Cerchiamo di capirci qualcosa.

Vaccini per Covid-19, occasione di riflessione sulla ricerca e sulla conoscenza

Sono 74 i vaccini contro covid-19 in fase di avanzamento, di cui 6 approvati ma solo per un uso limitato o precoce e 13 in corso di studio nella cosiddetta fase 3. Mentre l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) annuncia di voler costituire un tavolo di riflessione e discussione sui vaccini, noi facciamo il punto.