
Il futuro delle città dopo la pandemia
“Quando avremo un vaccino o una cura per la Covid-19, vogliamo veramente tornare indietro alle città di prima?” Secondo Vishaan Chakrabarti, professore di architettura all’Università della California – Berkeley e fondatore dello studio Practice for Architecture and Urbanism a New York, la risposta è no, e questo è il momento giusto per rendere le città più eque e vivibili.

Crisi India – Cina, parole caute dopo lo scontro
Dal 15 giugno c’è una nuova crisi geopolitica internazionale a preoccupare gli osservatori. Uno scontro di confine tra Cina e India che ha lasciato sul campo 20 soldati indiani e presumibilmente anche diversi soldati cinesi che mette a rischio l’equilibrio tra i due paesi più popolosi al mondo, entrambi dotati di armi nucleari.

Il futuro di Hong Kong dopo la pandemia
La partita per il futuro di Hong Kong è di nuovo aperta: il 28 maggio scorso l’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato una risoluzione che porterà all’adozione di una legge sulla sicurezza nazionale: una mossa drastica per restringere le libertà dei cittadini dell’ex protettorato britannico.

L’India alle prese con il coronavirus: una situazione unica
L’India è in lockdown dal 25 marzo scorso e la data di riapertura è da poco slittata al 3 maggio, prorogando una serie di misure simili a quelle prese in tutto il resto del mondo. Il problema è che l’India non assomiglia a nessun altro paese del mondo.

Alle radici del Sars-CoV-2: possiamo individuare le origini di questa pandemia?
Le questioni alla base della pandemia che stiamo vivendo (e di quelle che seguiranno) sono molto complesse e si riallacciano a tutte le grandi questioni sulla sostenibilità della presenza umana sul pianeta: dall’uso delle risorse all’aumento della popolazione, dall’urbanizzazione alla gestione comune della globalizzazione.

Le elezioni in Iran raccontano un Paese indebolito e diviso
Lo scorso fine settimana in Iran ci sono state le elezioni per il Parlamento. Il potere è rimasto nelle mani della Guida Suprema, ma ne è emerso un Paese debole e diviso, senza una chiara idea della direzione da seguire.

Coronavirus: in Cina è una questione anche politica
La questione del coronavirus in Cina è diventata una questione politica. Per far fronte all’emergenza occorrerebbe un’apertura senza precedenti su quello che sta succedendo e su quello che il governo sa, ma Pechino ha dimostrato più volte di non sapersi scostare dai metodi autoritari e opachi anche quando ciò le gioverebbe.

Le quattro parole di Taiwan contro lo strapotere della Cina
Domenica scorsa in Cina ci sono state le elezioni presidenziali e il partito progressista le ha vinte nettamente con il 57 per cento delle preferenze per la sua candidata Tsai Ing-wen. Ovviamente non stiamo parlando della Repubblica Popolare Cinese, quella con capitale Pechino e un regime comunista, ma della Repubblica di Cina, nota ai più come Taiwan.

Ascesa e caduta di Aung San Suu Kyi
Aung San Suu Kyi è passata nel giro di pochi anni dall’essere un simbolo dei difensori dei diritti umani in tutto il mondo al dover rispondere all’accusa di aver sostenuto, o comunque non impedito, un genocidio.

Sri Lanka: un nuovo presidente un vecchio potere
Il 16 novembre in Sri Lanka si sono tenute le elezioni presidenziali, vinte nettamente da Gotabaya Rajapaksa, esponente di una delle famiglie politiche più potenti dell’isola. E molti temono che la sua ascesa al potere possa essere pericolosa per la stabilità del Paese.

Taiwan e Cina: mai così vicine, mai così lontane
Su Taiwan, dal 1949, ha sede la Repubblica di Cina, che comprende circa 23 milioni di persone ed è uno stato democratico molto diverso dalla Repubblica Popolare. I rapporti tra le due Cine sono fatti di sfumature, nette posizioni politiche, forti pressioni economiche…un equilibrio delicato che negli ultimi anni Pechino ha cercato di spostare in suo favore.

Dall’Iran alle prigioni australiane, storia di un rifugiato dei nostri tempi
Behrouz Boochani è un curdo iraniano costretto a fuggire dall’Iran nel 2013 e oggi prigioniero in Papua Nuova Guinea insieme a tutti gli altri che hanno provato a raggiungere l’Australia via mare. Da lì ha scritto un libro, su WhatsApp, in cui racconta la violenza del sistema che rinchiude degli uomini in una prigione senza che abbiano compiuto alcun crimine.